Agli italiani rimborsi per 6 miliardi ma secondo Federconsumatori mancano ancora i 4,6 dei condoni
-
fonte:
- Messaggero Veneto
ROMA. Più soldi in tasca agli italiani: per l’ esattezza 6 miliardi in più che il fisco ha restituito negli ultimi anni e che, soprattutto in momenti di crisi economica come l’ attuale possono dare una boccata d’ ossigeno alle famiglie. Intanto la Lef denuncia: mancano ancora all’ appello 4,6 miliardi dal condono 2002. E questo perchè bastava versare la prima rata per rendere valida la sanatoria. Il conto sui rimborsi fiscali lo fornisce l’ Agenzia delle Entrate. Positivi i commenti dei consumatori anche se il Codacons in particolare chiede all’ amministrazione di fermare sia il fenomeno delle cartelle pazze, sia quello delle ganasce fiscali. Meno positivo il commento di Federconsumatori che protesta perchè il 70% dei rimborsi è andato ai lavoratori autonomi. Negli ultimi 7 mesi del 2010 – scrive l’ Agenzia – l’ ammontare delle somme restituite dall’ Agenzia delle Entrate ai contribuenti (fino al 31 luglio 2010) ha toccato quota 6 miliardi . A beneficiare dei rimborsi di imposte e bonus sono stati circa un milione tra lavoratori dipendenti e pensionati, professionisti e imprese. Da un punto di vista numerico, il dato più rilevante riguarda le imposte dirette con oltre 783 mila rimborsi eseguiti dall’ Agenzia delle Entrate principalmente a favore delle persone fisiche. Per ciò che riguarda gli importi, invece, la parte del leone la fa l’ Iva con ben 4 miliardi di euro riconosciuti a lavoratori autonomi e aziende. Più in dettaglio i rimborsi relativi a imposte dirette e bonus, destinati a cittadini e imprese, nei primi sette mesi del 2010 hanno fatto registrare l’ erogazione di oltre 1,7 miliardi di euro, contribuendo di riflesso a incrementare la liquidità disponibile a famiglie e aziende. Nel dettaglio, si tratta di rimborsi richiesti con le dichiarazioni presentate fino al 2008 e riferibili, quindi, in parte all’ anno d’ imposta 2007 e in parte agli anni precedenti. Ma nuova liquidità è stata assicurata anche alle aziende, ditte individuali incluse, in riferimento ai rimborsi Iva richiesti. In totale, infatti, questi rimborsi hanno consentito l’ immissione di liquidità a favore delle imprese per oltre 4 miliardi. Infine, a favore dei contribuenti non residenti, sempre restando in materia di imposta sul valore aggiunto, sono stati effettuati oltre 32 mila rimborsi, per una cifra totale che supera i 138 milioni. Per i consumatori interviene il Codacons: «positiva la restituzione, e incoraggianti le stime sulla liquidità ritrovata, ma se queste cifre sono state versate in parte è anche perchè inizialmente è stato chiesto più del dovuto ai contribuenti». Quindi la richiesta: stop alle cartelle pazze e alle ganasce fiscali. Federconsumatori intanto afferma: «se è pur vero che ogni rimborso fiscale può essere considerato positivo, non ci soddisfa proprio per nulla che quasi il 70% vada a lavoro autonomo ed imprese, dove si annida storicamente l’ evasione fiscale». Infine le sanatorie: «gli evasori, che hanno aderito al condono varato dal governo Berlusconi-Tremonti nel 2002 non soddisfatti di aver ottenuto un maxisconto sulle somme da pagare e l’ impunità per i reati tributari e penali commessi continuano a beffare il fisco e a prendere in giro i contribuenti onesti non versando le somme dichiarate in sede di sanatoria». In tutto mancano ancora 4,5 miliardi.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- CARTELLE PAZZE
- ECONOMIA & FINANZA