Adria: salvata un’anziana svenuta in casa
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fonte:
- Il Gazzettino
Polemiche sul piano di caldo: a farle il Codacons che ritiene che non in tutta Italia le regioni si siano attivate al meglio per far fronte al rialzo delle temperature. Un po’ di vero forse c’è: non tutte le regioni hanno infatti predisposto, come invece ha fatto il Veneto (e il Friuli V.G.) ancora nel maggio scorso, un protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature e nella popolazione anziana. In parole povere il piano "emergenza caldo". «Di fatto esiste una rete di uffici regionali della sanità, dei servizi sociali della protezione civile, con l’Arpav, le direzioni generali delle Asl, le centrali operative, dei Pronti soccorso, i distretti sanitari, il Servizi epidemiologico regionale con lo scopo di essere in aiuto alle persone in difficoltà», sottolinea il dottor Luca Sbrogiò, direttore della prevenzione dell’Asl di Adria, una piccola realtà, ma significativa in quanto si trova in una delle aree più calde del Veneto. Proprio ieri grazie al piano – spiega Sbrogiò – è stata salvata un’anziana che non rispondeva alle chiamate del personale dell’Asl. «Una volta che gli infermieri sono arrivati in casa l’hanno trovata svenuta. Se non ci fosse stata una situazione attiva 24 ore su 24, questa tempestività non sarebbe stato possibile». L’Asl di Adria, come altre, ha l’elenco dei pazienti "fragili", quelli cioè che vanno maggiormente seguiti. «Un elenco che si va ad integrare con i soggetti anziani noti ai Comuni e ai medici di base. – aggiunge – Queste persone restano sotto costante sorveglianza. C’è poi un numeto verde gratuito 24 su 24, al quale risponde personale specializzato».
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