26 Luglio 2005

Adesso nessuno vuole più partire, danni al turismo per cento milioni




Rischia di avere un impatto di oltre 100 milioni di euro per gli operatori turistici, nel solo mese di agosto, la tragedia che ha colpito Sharm el Sheikh, meta turistica molto amata dagli italiani per gli straordinari fondali, il mare limpido, il clima caldo e accogliente, i prezzi bassi. Il crollo attuale di prenotazioni verso la meta egiziana é al momento del 100% e per l`intero Egitto del 75% mentre la conferma dei pacchetti di viaggio già acquistati è dell`ordine del 25%. Inoltre, in preda ad un effetto domino, le cancellazioni stanno riguardando anche altre destinazioni tra le quali la Turchia e New York, oltre a Londra. Da parte degli operatori turistici si mostra massima attenzione alle esigenze dei clienti. «Anche chi non ha acquistato un pacchetto turistico per Sharm ma per altre zone dell`Egitto – osserva il presidente della Fiavet, Antonio Tozzi – per quanto possibile si cercherà di assecondare le richieste del turista». Intanto, fino a quando vige lo sconsiglio della Farnesina, che vale solo per Sharm, il cliente che non volesse partire ha diritto a tre opzioni: il differimento del viaggio; la scelta di una destinazione alternativa equivalente o il rimborso totale di quanto versato. Ma le associazioni per la difesa dei consumatori sono già sul piede di guerra. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori stanno addirittura pensando a cause pilota di risarcimento danni contro lo Stato Italiano per conto di cittadini che hanno deciso di rinunciare alla propria vacanza a seguito degli attentati.


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