20 Gennaio 2012

Adesso c’ è chi vuole restare a oltranza sulle barricate

Adesso c’ è chi vuole restare a oltranza sulle barricate il governatore promette un incontro con monti e attiva aiuti agli autotrasportatori tramite la crias.
 

Palermo. Non sono bastati gli impegni assunti dal governo regionale e le misure promesse da quello nazionale: la protesta degli autotrasportatori – che da lunedì sta paralizzando la Sicilia – va avanti. Almeno fino alla mezzanotte di oggi. La tensione è alle stelle e ieri, al termine di un’ infuocata assemblea che si è tenuta all’ Interporto di Catania, il movimento Forza d’ Urto si è spaccato. Da un lato alcuni leader della protesta che vorrebbero sospendere blocchi e presidi; dall’ altro la base, che ha manifestato l’ intenzione di proseguire ad oltranza. «Domani (oggi, ndr) scade la protesta autorizzata dalla commissione di garanzia per l’ Aias – ha detto il presidente Giuseppe Richichi -, poi inizierà quella del movimento Forza d’ Urto». Sulla stessa scia Mariano Ferro, leader dei Forconi: «I blocchi proseguiranno anche se allenteremo la pressione, altrimenti rischiamo una guerra tra poveri». La situazione, però, potrebbe degenerare e sfuggire al controllo degli stessi promotori col risultato di arrivare ad una vera e propria rivolta sociale. In questi giorni infatti, al fianco di camionisti, agricoltori e pescatori, sono scesi in strada pure disoccupati, studenti, commercianti. Intanto i blocchi delle merci in entrata e in uscita dalla Sicilia hanno creato disagi negli approvvigionamenti di carburante e di generi alimentari, con gli scaffali dei grandi magazzini che cominciano a svuotarsi. Il Codacons ha annunciato denunce alle nove Procure della siciliane contro i disagi provocati dalla protesta; mentre Confindustria Palermo ha promosso una serrata in risposta al blocco degli autotrasportatori. Secondo gli industriali, dalla manifattura alla chimica, dal legno all’ agroalimentare, dalla meccanica al tessile fino ai servizi, si registra un calo della produzione del 70%. Più una flessione del 30% nel settore turistico. A Palermo e ad Agrigento trovare carburante è impossibile, così come a Catania, Messina e nell’ arcipelago delle Eolie. Gli scaffali dei supermercati sono semivuoti, l’ acqua minerale scarseggia, le piccole botteghe hanno abbassato le saracinesche, fermi i mezzi per la raccolta dell’ immondizia a Ragusa e a Gela, chiuso per il secondo giorno consecutivo il mercato ortofrutticolo a Vittoria, il più grande d’ Italia. Intanto la merce sui camion fermi ai presidi sta deperendo. Ci vorranno giorni perchè la situazione torni alla normalità. Economia in ginocchio? «Lo è già da tempo», ha sottolineato Giuseppe Richichi, che ha poi puntato il dito contro la politica: «Non vogliono capire che la gente è affamata». A nulla sono servite le rassicurazioni del governatore Raffaele Lombardo che ieri, dopo il tavolo alla Regione con i prefetti di Palermo e Catania, ha annunciato: «Ho chiesto con una lettera un incontro col premier Monti su alcuni punti delle rivendicazioni poste dal movimento, dalle accise sulla benzina ai costi dei trasporti». Quindi ha aggiunto: «La gran parte delle rivendicazioni dei manifestanti non sono di nostra competenza, ma la Regione è pronta a fare la propria parte. La situazione è di drammatica attualità e complessità, aggravata dalla crisi economica e dal costo della manovra che si scarica sulle famiglie siciliane. Ecco perché ci siamo impegnati ad intervenire pensando a delle agevolazioni per le categorie da parte della Serit e di Crias e di intervenire sul piano legislativo con un disegno di legge sul commercio. Condividiamo le istanze della protesta, non i modi. Per questo mi appello ai singoli manifestanti affinché si fermino al più presto». Il primo intervento dell’ amministrazione regionale è stata l’ attuazione all’ articolo 68 della legge regionale 6 del 2009, che prevede aiuti agli autotrasportatori, grazie a un fondo economico con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro, destinato a finanziare crediti di esercizio ed aiuti per gli investimenti. La Crias, l’ ente controllato dalla Regione siciliana, con delibere del presidente Rosario Alescio, ha autorizzato l’ approvazione delle prime 76 richieste di finanziamento per oltre 2 milioni di euro. Le operazioni di pagamento sono già in corso di esecuzione. Nei prossimi giorni si procederà allo scorrimento della graduatoria per l’ impegno definitivo della complessiva dotazione finanziaria. Domani, infine, l’ assessore ai Trasporti Pier Carmelo Russo ha convocato un vertice con le associazioni di categoria che servirà anche a riattivare la Consulta regionale dell’ autotrasporto e a mettere a punto nuove iniziative per sollecitare il governo nazionale. Secondo Russo, le risposte che arrivano da Roma «sono un segnale importante». La protesta, però, va avanti.

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