14 Luglio 2014

«Acqua non potabile» attesa per gli esami

«Acqua non potabile» attesa per gli esami

Celestino Agostinelli Castelvetere. Sembrava che il divieto di utilizzo a scopo potabile e a uso alimentare dell’ acqua dell’ acquedotto comunale, disposto con un’ ordinanza del sindaco, durasse pochi giorni, ma dal 4 luglio i cittadini di Castelvetere non possono ancora utilizzarla. A seguito di un esame a campione effettuato dall’ Arpac, presso la fontana pubblica di piazza Vittorio Veneto, l’ agenzia ambientale, dopo aver riscontrato valori al di sopra della norma di alcuni batteri pericolosi, ha informato l’ Asl Bn1 e comunicato al sindaco, in data 4 luglio, la non potabilità dell’ acqua. Il sindaco, Luigi Iarossi, così ha emesso un’ ordinanza con la quale «prescrive a tutela della salute pubblica, il divieto di approvvigionamento all’ acquedotto comunale a scopo potabile e per uso alimentare, fino a nuova disposizione». Alcuni cittadini, sottoscrivendo un documento, si sono costituiti comitato cittadino e hanno informato della vicenda il Codacons, affinché si conoscano le proporzioni della gravità del problema. «Ritengo che non si debba dare adito a sterile e inutile allarmismo – dice il sindaco – non è la prima volta che l’ Arpac effettua analisi sull’ acquedotto, ma anche noi abbiamo operato indagini e non si sono riscontrati parametri allarmanti. Si è provveduto a clorare ulteriormente l’ acqua e abbiamo interessato anche l’ ente molisano che ci approvvigiona e cha sta provvedendo a eseguire indagini più approfondite ma solo per rassicurare ulteriormente i cittadini. Comunque a titolo cautelativo, dal momento che c’ è in gioco la salute pubblica, abbiamo emesso l’ ordinanza come atto dovuto e abbiamo sollecitato Arpac e Asl di fornirci al più presto i dati che attestano il rientro dell’ allarme». Già, oggi si potrebbero avere nuovi risultati e soprattutto una risposta. Intanto, i cittadini esprimono la loro preoccupazione. «E’ dovere dell’ amministrazione tutelare la salute dei cittadini – dice Salvatore Tambascia del comitato civico – e non bisogna arrivare a questi provvedimenti che fanno temere il peggio e creano disagi alle famiglie, che devono recarsi alla contrada Campanaro per prendere l’ acqua da bere». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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