Acqua, il deposito cauzionale gonfia le bollette
-
fonte:
- Il Messaggero
Colpiti i ritardatari che pagano col bollettino
Come recita il regolamento del servizio idrico integrato degli Ati uno e due dell’ Umbria, il pagamento del deposito cauzionale viene richiesto a tutti i nuovi utenti mentre l’ adeguamento riguarda solo gli utenti che nell’ ultimo biennio non abbiano provveduto a pagare le bollette entro dieci giorni dalla scadenza. C’ è anche un’ agevolazione per i nuclei che hanno un indicatore Isee inferiore agli 8.500 euro annui mentre l’ importo viene restituito, dietro richiesta, se si dimostra che negli ultimi cinque anni i pagamenti sono avvenuti con regolarità. Dopo un anno e mezzo circa, si è dunque passati dalle parole ai fatti e in tanti in questi giorni stanno ricevendo bollette idriche maggiorate dell’ importo della cauzione che non viene applicata laddove si decida di pagare tramite addebito in conto corrente (Rid). «La società ci aveva anticipato l’ operatività della misura – spiega Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria – e le tante segnalazioni ricevute ce lo hanno confermato. Continuiamo a pensare che, nonostante i segnali di apertura mostrati con il regolamento del novembre 2009, questo resti un efficace sistema per incamerare soldi liquidi. Il problema è che occorrerebbe distinguere tra chi non paga perché ci marcia e chi non paga perché ha reali problemi finanziari. E questa bolletta stangata, per loro, è il colpo di grazia». RIPRODUZIONE RISERVATA.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ACQUA
- ECONOMIA & FINANZA