21 Settembre 2021

Acqua, è scontro sulla potabilità

Mentre  il  Municipio,  con  due  distinte  ordinanze,  ha  indicato  l’acqua  come  non  utilizzabile,  la  società  che  gestisce  il  servizio  idrico  ha  fatto  sapere  che  i  parametri  sono  nella  norma  per  il  serbatoio  Forche.  I  due  enti  fanno  riferimento  a  provvedimenti  dell’Asp  totalmente  in  contrasto  tra  loro.  Forse  non  c’è  alcuna  emergenza  «inquinamento  acqua»  ma  di  sicuro  ad  Agrigento  c’è  tanta  confusione.I  cittadini  del  quartiere  di  Fontanelle  si  dicono  basiti,  oltre  che  allarmati,  nel  vedere  com’è  stata  gestita  la  vicenda  dell’inquinamento  idrico  dell’acqua  distribuita  in  città  dal  serbatoio  delle  Forche.  Un’ordinanza  di  sospensione  dell’erogazione  con  divieto  alla  popolazione  a  fare  uso  civile  dell’acqua  in  arrivo  nelle  loro  case,  atto  redatto  da  un  dirigente,  è  stato  prima  distribuito  così  com’era  alla  stampa,  poi  «letto»  dal  sindaco  Miccichè  in  persona,  solo  il  giorno  dopo,  seduto  nella  sua  scrivania  al  Comune.  Una  vicenda  che  ha  sollevato  diverse  polemiche  considerato  l’importanza  della  questione  e  che  si  sta  parlando  di  un  quartiere  di  quasi  10  mila  abitanti  come  Fontanelle,  1/5  della  popolazione  agrigentina,  che  improvvisamente,  da  venerdì  scorso,  si  è  ritrovata  senz’acqua  senza  sapere  la  ragione  precisa  della  sospensione.  «Sull’allarmante  questione  dell’inquinamento  dell’acqua  nelle  zone  servite  dai  serbatoi  Forche  e  Fontanelle,  credo  che  le  autorità  competenti  debbano  chiarire  alcuni  aspetti  alla  popolazione  di  Agrigento».  Ha  scritto  il  capo  dell’opposizione  Calogero  Firetto  il  quale  ha  posto  sul  tavolo  alcuni  quesiti:  «Intanto  va  specificato  a  tutti  i  cittadini,  e  con  tutti  i  mezzi  a  disposizione  per  la  comunicazione,  quali  sono  le  vie  servite  dal  serbatoio  Forche.  Lo  chiedono  i  cittadini».  La  nota  dell’Aica  che  sconfessa  le  ordinanze  comunali,  parlando  di  nessuna  questione  inquinamento  idrico  lascia  il  campo  ad  ulteriori  polemiche.  Dopo  la  protesta  di  diversi  amministratori  condominiali,i  titolari  di  attività  commerciali  e  ricettive,  che  pretendevano  di  essere  avvisati  in  modo  chiaro  e  repentino,  Codacons  ha  deciso  di  scrivere  al  Prefetto,  all’Asp,  Dipartimento  Prevenzione  e  Servizio  Igiene  Ambienti.  «Le  ordinanze  122  e  123  erano  ben  chiare  – scrive  il  vicepresidente  Giuseppe  Di  Rosa  – nella  fattispecie  sulla  assoluta  non  potabilità  dell’acqua  e  sull’obbligo  di  chiusura  della  distribuzione  idrica  per  “parametri  biologici  non  conformi…”  ma  nella  città  di  Agrigento  l’erogazione  idrica  è  continuata  senza  nessuna  interruzione  ed  ad  oggi  nessun’altra  ordinanza  dello  stesso  oggetto  è  stata  emanata  dagli  uffici  comunali». 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this