Acqua, è scontro sulla potabilità
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fonte:
- Giornale di Sicilia
Mentre il Municipio, con due distinte ordinanze, ha indicato l’acqua come non utilizzabile, la società che gestisce il servizio idrico ha fatto sapere che i parametri sono nella norma per il serbatoio Forche. I due enti fanno riferimento a provvedimenti dell’Asp totalmente in contrasto tra loro. Forse non c’è alcuna emergenza «inquinamento acqua» ma di sicuro ad Agrigento c’è tanta confusione.I cittadini del quartiere di Fontanelle si dicono basiti, oltre che allarmati, nel vedere com’è stata gestita la vicenda dell’inquinamento idrico dell’acqua distribuita in città dal serbatoio delle Forche. Un’ordinanza di sospensione dell’erogazione con divieto alla popolazione a fare uso civile dell’acqua in arrivo nelle loro case, atto redatto da un dirigente, è stato prima distribuito così com’era alla stampa, poi «letto» dal sindaco Miccichè in persona, solo il giorno dopo, seduto nella sua scrivania al Comune. Una vicenda che ha sollevato diverse polemiche considerato l’importanza della questione e che si sta parlando di un quartiere di quasi 10 mila abitanti come Fontanelle, 1/5 della popolazione agrigentina, che improvvisamente, da venerdì scorso, si è ritrovata senz’acqua senza sapere la ragione precisa della sospensione. «Sull’allarmante questione dell’inquinamento dell’acqua nelle zone servite dai serbatoi Forche e Fontanelle, credo che le autorità competenti debbano chiarire alcuni aspetti alla popolazione di Agrigento». Ha scritto il capo dell’opposizione Calogero Firetto il quale ha posto sul tavolo alcuni quesiti: «Intanto va specificato a tutti i cittadini, e con tutti i mezzi a disposizione per la comunicazione, quali sono le vie servite dal serbatoio Forche. Lo chiedono i cittadini». La nota dell’Aica che sconfessa le ordinanze comunali, parlando di nessuna questione inquinamento idrico lascia il campo ad ulteriori polemiche. Dopo la protesta di diversi amministratori condominiali,i titolari di attività commerciali e ricettive, che pretendevano di essere avvisati in modo chiaro e repentino, Codacons ha deciso di scrivere al Prefetto, all’Asp, Dipartimento Prevenzione e Servizio Igiene Ambienti. «Le ordinanze 122 e 123 erano ben chiare – scrive il vicepresidente Giuseppe Di Rosa – nella fattispecie sulla assoluta non potabilità dell’acqua e sull’obbligo di chiusura della distribuzione idrica per “parametri biologici non conformi…” ma nella città di Agrigento l’erogazione idrica è continuata senza nessuna interruzione ed ad oggi nessun’altra ordinanza dello stesso oggetto è stata emanata dagli uffici comunali».
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