Acqua all’ arsenico, la Provincia si oppone al ricorso del Codacons
- fonte:
- TrentoToday.it
Per quanto riguarda il Trentino il Codacons chiede l’ annullamento
di provvedimenti assunti dalla Provincia “per i periodi che vanno dal
1974 al 2012” per cui “non è previsto l’ adeguamento della tariffa alla
qualità dell’ acqua e del servizio reso”
La Provincia di Trento si oppone al ricorso presentato dal Codacons al Tar del Lazio con cui l’ associazione dei consumatori chiede che tutti i titolari di un’ utenza idrica residenti nei Comuni soggetti alla presenza di arsenico nell’ acqua siano risarciti dei danni subiti e abbiano uno sconto sulle tariffe . Di recente, proprio grazie all’ associazione, il Tar del Lazio aveva disposto un risarcimento in favore di 2000 cittadini italiani che avevano proposto ricorso. Secondo i giudici amministrativi il “fatto illecito costituito dall’ esposizione degli utenti del servizio idrico ricorrenti ad un fattore di rischio (l’ arsenico disciolto in acqua oltre i limiti consentiti in deroga dall’ Unione Europea), almeno in parte riconducibile, per entità e tempi di esposizione, alla violazione delle regole di buona amministrazione, determina un danno non patrimoniale complessivamente risarcibile, a titolo di danno biologico, morale ed esistenziale, per l’ aumento di probabilità di contrarre gravi infermità in futuro e per lo stress psico-fisico e l’ alterazione delle abitudini di vita personali e familiari conseguenti alla ritardata ed incompleta informazione del rischio sanitario”. Per quanto riguarda il Trentino il Codacons chiede l’ annullamento di provvedimenti assunti dalla Provincia “per i periodi che vanno dal 1974 al 2012” per cui “non è previsto l’ adeguamento della tariffa alla qualità dell’ acqua e del servizio reso”.
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- Rassegna Stampa
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