19 Novembre 2009

Acqua ai privati “Aumenti del 40%”

Lega e finiani alla fine cedono. I consumatori: ci saranno pesanti rincari, raccolta di firme per abrogare la norma

 
Roma. L’acqua potrà essere privatizzata. Il governo ha incassato la fiducia sul "decreto Ronchi" che, sanando alcuni contenziosi aperti con Bruxelles, apre la strada alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, trasporti, gas, rifiuti ma soprattutto l’acqua. Oggi il voto finale. Le opposizioni hanno dato battaglia alla Camera, ma la maggioranza ha tenuto, anche se al suo interno non tutti erano d’accordo nell’avallare il provvedimento. Lega e finiani non condividevano la norma ma alla fine l’hanno digerita. Anche se la gestione pubblica dell’acqua è sempre stato un cavallo di battaglia della Lega, Umberto Bossi si è giustificato così: «Non si può far saltare il governo per una legge. Non si muore per una legge: la si può cambiare. Si muore se cade il governo». La liberalizzazione dell’acqua porterà ad aumenti che – secondo le associazioni dei consumatori – oscilleranno fra il 30 e il 40%.  «Si profila una vera e propria stangata», dice il Codacons. E Cittadinanzattiva annuncia un referendum abrogativo.

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