21 Novembre 2014

Acqua a scuola, qualità scadente

Acqua a scuola, qualità scadente

di VALERIO GAGLIARDELLI CASTELVETRO VA DETTO subito, per evitare allarmismi inutili: l’ acqua che sgorga dai rubinetti di Solignano, tanto più nelle scuole, è sicura e potabile. Ma il tasto sul quale battono i grillini è un altro: la qualità. «Scadente attaccano , lo dicono tutti i rilevamenti, anche se i parametri sono in linea con la legge. Per questo vorremmo che anche qui i genitori fossero liberi di scegliere se il proprio bambino a scuola debba bere acqua in bottiglia o del rubinetto. E senza dover esibire ricette mediche al Comune, visto che la pratica sembra anche avere risvolti di illegittimità». Cosa che a Castelvetro, però, non è possibile. Perché c’ è un regolamento ispirato da ragioni ecologiche, economiche e logistiche che nelle scuole impone l’ acqua pubblica. Il caso è esploso solo ora in consiglio comunale, dove l’ ha portato il M5s con un’ interrogazione, ma arriva da una battaglia iniziata già nel 2012 da due genitori di Solignano. La mamma, insospettita dai continui mal di pancia del suo bambino, prelevò di nascosto un po’ d’ acqua dal rubinetto della scuola d’ infanzia frequentata dal figlio. La fece analizzare in un laboratorio e il responso fu che era potabile, sì, ma anche «ad elevata carica batterica e micotica» nonchè molto ricca di nitrati. E le linee strategiche regionali per le mense scolastiche dicono che «non si ritiene opportuno l’ uso abituale di acque minerali se non in specifiche condizioni locali, ad esempio nel caso di acque pubbliche con alto contenuto di nitrati e limitatamente alla fascia d’ età più sensibile». Abbastanza, secondo i genitori, per chiedere all’ asilo allegando un certificato medico del pediatra che il loro bimbo potesse portarsi l’ acqua in bottiglia da casa. Allora intervenirono anche il Nas e l’ Ausl ad effettuare altre analisi precauzionali, e gli esiti furono di fatto confermati: rubinetti sicuri ma nitrati tra i più alti in provincia, tra 29 e 40 milligrammi per litro quando la soglia limite è 50 e la media pedecollinare modenese è intorno a 13. Ad ogni modo l’ asilo disse no’, per due volte. Il bimbo ora è passato alle elementari affianco e la scuola istituto e dirigente sono gli stessi assieme al Comune pochi giorni fa ha detto sì’, a patto che il medico motivasse l’ eccezione con un’ altra ricetta e che fosse la scuola e fornire le bottiglie. «Hanno detto sì’ spiega il consigliere grillino Monfredini dopo la nostra interrogazione. Ma non basta: tutti devono poter scegliere che acqua bere a scuola, tanto più se è certificato che quella del rubinetto è scadente. Solignano, a differenza di Castelvetro e Levizzano, attinge l’ acqua da Formigine, dove i nitrati per ragioni storiche’ sono molto alti. Come Maranello, dove il Comune nel 2010 affrontò il problema e cambiò il regolamento: ora lì i genitori possono portare le bottiglie a scuola il venerdì, per la settimana successiva. E’ così difficile? La nostra battaglia proseguirà in questa direzione». E al fianco dei due genitori spalleggiati dal M5s c’ è ora anche il Codacons. Disposto a sostenere la nascita di un comitato se al gruppo si unissero altre 7-8 famiglie che la pensano così.
gagliardelli valerio

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