Abbonamenti bus inutilizzati class action contro Busitalia
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fonte:
- Il Mattino di Padova
Una class action per ottenere il rimborso degli abbonamenti inutilizzati oppure l’estensione del bonus fino al prossimo autunno. Sono circa 40 le famiglie del Conselvano che promuoveranno un’azione legale nei confronti di Busitalia per cercare di recuperare le spese sostenute per il trasporto scolastico. Nell’arco di un anno gli studenti delle superiori hanno frequentato in presenza appena due mesi mentre le famiglie si sono trovate, alla fine di gennaio, sostenere nuovi costi per gli abbonamenti senza avere la possibilità di continuare ad usare il bonus concesso lo scorso autunno. «Alcune famiglie con più fi- alle superiori si sono trovate a sostenere costi importanti», spiega Germana Landolfi, portavoce dei genitori del conselvano, «ancora più elevati per chi vive in provincia, lontano dal capoluogo. Molti di noi avevano tentato più volta di contattare Busitalia senza però ottenere risposte certe. A questo punto abbiamo scelto di organizzarci e di rivolgerci ad un legale per far valere le nostre ragioni. In questi mesi molte famiglie stanno affrontando enormi difficoltà a causa delle restrizioni, tra mancanza di lavoro e cassa integrazione. Anche le spese per gli abbonamenti del bus possono diventare insostenibili». Le famiglie si sono rivolte all’avvocato Marco Locas di Padova tramite il Codacons per promuovere un’azione collettiva. famiglie hanno diritto al rimborso per la quota di abbonamento non utilizzato», spiega il legale. prescindere dalla normativa di emergenza, la questione è regolata anche dal codice civile, che stabilisce il diritto al rimborso della quota non usufruita. Per venire incontro alle difficoltà delle aziende che effettuano il servizio di trasporto c’è la possibilità di emettere un voucher di importo pari all’abbonamento non usato, da utilizzare entro un anno dall’emissione oppure di prolungare l’abbonamento per un periodo pari a quello in cui non è stato possibile l’utilizzo La normativa, tuttavia, non può essere pregiudizievole per il consumatore pertanto i voucher dovrebbero valere per un anno, non di meno, così come gli abbonamenti prolungati dovrebbero essere dello stesso tipo, non validi il sabato e la domenica per farli scadere prima. Invieremo una lettera di reclamo, messa in mora e richiesta di rimborso o prolungamento dell’abbonamento — NICOLA STIEVANO
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