13 Gennaio 2010

A Tarquinia la truffa dei bolli Aci ha finalmente trovato una soluzione

A Tarquinia la truffa dei bolli Aci ha finalmente trovato una soluzione. Era il 2006 quando la Pisana spedì a circa 900 persone le richieste di accertamento per il mancato pagamento del bollo auto 2003. Ma i pagamenti erano stati fatti e le ripetute lamentele allertarono la Guardia di finanza. Il punto Aci di Tarquinia giustificò il tutto con un disguido telematico, ma l’ indagine portò poco dopo alla chiusura dell’ agenzia: i versamenti erano stati fatti ma il trasferimento alla Regione non era mai avvenuto. Dimostrata la truffa, il Codacons si schierò in difesa dei cittadini. Eppure quei solleciti di pagamento sono continuati ad arrivare. Lunedì scorso però, la svolta: il sindaco Mauro Mazzola ha incontrato i vertici regionali, riferendo un’ incredibile novità che consentirà di chiudere la questione: «I ruoli di pagamento – ha detto il primo cittadino – saranno annullati nei prossimi giorni, dal momento che il Comune trasmetterà il ritrovato elenco dei truffati e le fotocopie degli atti notori. La precedente amministrazione non li aveva mai inoltrati alla Regione. Invito quindi tutti ad evitare altre inutili azioni». Domani ci sarà anche un’ assemblea pubblica e istituzionale, indetta nella sala consiliare, alla quale parteciperanno, oltre al sindaco Mazzola, anche gli assessori regionali Luigi Nieri e Giuseppe Parroncini. Giusto in tempo, viene da dire, perché per venerdì era stata prevista, presso la sala riunioni della Coop. Pantano, una riunione tra cittadini truffati con il presidentee del Codacons Carlo Rienzi, pronto a nuovi guerre. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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