22 Febbraio 2010

A Sanremo 2010 i Principi tornano, ma i conti no. Il Codacons chiede di controllare i tabulati del televoto.

 
Sanremo 2010 è finito. Un buon festival, addirittura  ottimo per gli ascolti in crescita dalla prima all’ultima serata, buono anche per alcune canzoni che ricorderemo forse oltre dopodomani.

 
Un Sanremo reso vitale e nervosetto dalle polemiche e dagli scandali, dai misteri e dai risultati inaspettati, ma neanche troppo.
Questo appena concluso, sarà ricordato come il festival del caso Morgan, dell’attrito Cristicchi-Carlà,  dei grandi ascolti, dei biscotti della regina, dello strip di Dita von Teese e della Clerici, primadonna ruspante su un palco difficile e del lancio degli spartiti che sottolineava il disappunto da parte degli orchestrali dopo la proclamazione dei tre finalisti, . Ma il fatto più eclatante è che per la seconda volta  vince  un Amico di Maria, Valerio Scanu, con una canzone scritta da un altro Amico di maria, Pierdavide Carone. Poi, per una manciata di voti in meno,  al secondo posto si piazza il patriottico Trio di Pupo, dove figurano oltre al già citato Enzo Ghinazzi, anche il Principe di Savoia Emanuele Filiberto e un tenore poco conosciuto ai più, Luca Canonici. Solo terzo il talento (sempre di provenienza televisiva) di Marco Mengoni.
L’Orchestra protesta perchè almeno i primi due non erano tra quelli da loro votati e se è vero che il voto dell’orchestra aveva peso pari al 50%, come hanno fatto i loro preferiti a non piazzarsi nei primi tre posti?
Il Codacons ha annunciato un esposto.  L’associazione dei consumatori presieduta da Carlo Rienzi ha chiesto alla Guardia di Finanza e all’Autorità per le garanzie nella comunicazione di poter controllare i tabulati del Televoto da cui è scaturito il podio sanremese e nel caso si riscontrassero irregolarità, ad esempio voti provenienti da  utenze collegate ad agenzie specializzate potrebbe chiedere si annullare la classifica finale.
Il collega di TeleIpnosi dedica a questa vicenda un interessante post:
Gianmarco Mazzi, seppur condannando il gesto di protesta degli orchestrali,  si dice contrario al televoto: "perché in apparenza è il sistema più democratico e giusto ma nella realtà non lo è, favorisce artisti di alcune zone d’Italia, per esempio”.
Pippo Baudo, considerando la vittoria di Scanu (ex Amici) tra i big e quella di Tony Maiello (ex X Factor) tra i giovani sostiene che questo andazzo determina una diserzione del festival da parte dei big “data la benevolenza verso i talent show: questo è un problema da porsi in futuro”.
Il Maestro Sabiu, detto Wolverine, che dirigeva l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, riguardo al comportamento dei suoi orchestrali ha dichiarato: ”La protesta è stata spontanea e vista la situazione mi è sembrato giusto dire in diretta che i musicisti stavano esprimendo in modo palese il loro dissenso”. “Nello stesso tempo  mi è poi sembrato giusto raccogliere l’invito del direttore di Raiuno Mauro Mazza a invitarli a smettere, perché avrebbero rischiato di surriscaldare ulteriormente gli animi dentro l’Ariston dove la temperatura era già abbastanza calda”.
Lo stesso Principe Emanuele Filiberto di Savoia, uno dei personaggi più discussi di questa edizione, è il primo a suggerire: "«Se il televoto con convince, è necessario cambiare le regole» e riferendosi alla   protesta dell’orchestra ed al lancio degli spartiti, aggiunge:«sembrava finta: mi è parso che i fogli fossero bianchi, senza partiture».
Nino D’Angelo escluso al primo turno con la sua bella canzone in dialetto, Jammo ja, sostiene che «il voto non si dovrebbe pagare, è un diritto di tutti, non solo di quelli che hanno il telefonino».
 
 

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