A proposito di prezzi in farmacia

UDINE A proposito di prezzi in farmacia Qualche giorno fa abbisognando di un particolare prodotto per l`igiene personale, entravo in una farmacia del centro cittadino dove individuavo rapidamente il prodotto medesimo in un espositore self service. Ne prelevavo una confezione rilevando che sul talloncino del prezzo figuravano due importi: il primo (dieci euro) barrato in rosso, il secondo (nove euro) evidentemente da considerarsi il reale prezzo di vendita. Sullo scaffale di quei prodotti, campeggiava però un cartello con la scritta "sconto 10%". Per cui avviandomi alla cassa e ritenendo di poter usufruire di detta agevolazione, mi accingevo a versare l`importo di otto euro e dieci centesimi. Peraltro, la cassiera ne pretendeva nove, sostenendo che tale importo doveva considerarsi già depurato dello sconto esposto. Benché scarsamente convinto sulla legittimità della richiesta, a evitare antipatiche discussioni, versavo i nove euro chiedendo peraltro di conferire con la titolare. A quest`ultima, giunta poco dopo, esibivo preliminarmente lo scontrino fiscale a riprova che la contestazione era di natura meramente accademica. Facevo comunque rilevare che sarebbe stato più corretto mantenere sulla confezione il prezzo originario per quindi praticare lo sconto alla cassa così come avviene ai supermercati. Oppure, in alternativa, eliminare il cartello preannunciante lo sconto. Soggiungevo che la palese incoerenza ingenerava nel cliente una falsa (ancorché legittima) aspettativa. Ma, lungi dall`apprezzare il rilievo, l`interlocutrice reagiva sdegnosamente e – denotando evidenti carenze in fatto di bon ton e di senso commerciale – mi apostrofava affermando senza indugi che "non capivo nulla". Ovviamente non esitavo a mia volta a farle rilevare che nella fattispecie a non capire lo spirito dell`osservazione era piuttosto lei. Ma a prescindere dallo spiacevole epilogo piuttosto del confronto dialettico, mentre non avrei alcuna perplessità in ordine alla fondatezza giuridica della tesi personale, sarei comunque interessato a conoscere l`opinione dell`Ordine dei farmacisti (ed eventualmente quella del Codacons) sull`aspetto tecnico e commerciale del caso, nonché sulla possibile esistenza di consuetudini derogatorie rispetto alla tesi dal sottoscritto sostenuta.

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