A maggio sale la fiducia dei consumatori. Associazioni: effetto riaperture e vaccini
-
fonte:
- Help Consumatori
A maggio aumenta la fiducia dei consumatori. E migliorano le opinioni sulla situazione economica del paese.
Secondo i dati dell’Istat a maggio si stima infatti un “marcato aumento” sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (che passa da 102,3 a 110,6) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 97,9 a 106,7).
Sale la fiducia dei consumatori
Aumentano tutte le componenti che costituiscono il clima di fiducia dei consumatori. C’è un balzo in alto, rileva l’Istat, del clima economico (da 91,6 a 116,2) e di quello futuro (da 109,6 a 122,5); il clima personale e quello corrente segnano incrementi più contenuti (da 105,9 a 108,7 e da 97,4 a 102,6, rispettivamente).
«L’’indice di fiducia dei consumatori, in risalita per il secondo mese consecutivo, si avvicina al livello di febbraio 2020 segnalando un recupero completo rispetto alla caduta dovuta all’emergenza sanitaria – spiega l’Istat – La crescita è trainata soprattutto dal deciso miglioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese».
Effetto vaccini e riaperture…
I consumatori spiegano questi dati come effetto delle vaccinazioni e delle riaperture. Una ventata d’ossigeno insomma, anche se in un contesto dove l’incertezza non è ancora terminata.
«Effetto vaccino ed effetto aperture! – dice il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – L’accelerazione delle vaccinazioni registrata a maggio e il primo decreto aperture del 22 aprile, per quanto ancora parziali, a cui ha fatto subito seguito la preparazione del secondo decreto del 18 maggio, hanno ridato speranza agli italiani. Nonostante le condizioni reali delle famiglie siano tuttora critiche, la prospettiva di vivere un’estate quasi normale ha fatto fare un balzo al dato della fiducia. La sola possibilità di poter tornare a lavorare a pieno regime è bastata a far intravedere agli italiani la luce in fondo al tunnel anche rispetto alla situazione economica della famiglia».
«Le riaperture delle attività economiche a maggio e la progressiva fine delle limitazioni legate al Covid, assieme alle vaccinazioni che procedono spedite, hanno avuto un ruolo fondamentale sul recupero della fiducia sia dei consumatori che delle imprese – dice a sua volta il presidente Codacons Carlo Rienzi – Un vero e proprio “tesoretto” la crescita della fiducia che potrebbe influire in modo positivo sui consumi delle famiglie, attualmente in fase di stallo, ma soprattutto sulla propensione dei cittadini alle partenze nel periodo estivo e alla spesa per vacanze e servizi turistici».
… ma pesanti strascichi della pandemia
Più sfumato il giudizio di Federconsumatori, che ricorda anche i dati diffusi ieri dall’Istat – oltre il 29% delle famiglie nel 2020 ha subìto un netto peggioramento delle proprie condizioni economiche rispetto all’anno precedente. Federconsumatori parla dunque di “un eccesso di ottimismo”.
«Nella fase attuale il quadro sanitario generale sta segnando un miglioramento e la campagna vaccinale sta procedendo a ritmo sostenuto: fattori, questi, che stanno incidendo in misura notevole sulla ripresa della fiducia delle famiglie ma che non possono mutare la situazione di grave crisi che il Paese sta vivendo – commenta Federconsumatori – Pochi dati positivi non possono certo agire come un colpo di spugna sui pesanti strascichi socioeconomici della pandemia, che ha portato ad una crescita esponenziale di disuguaglianze e disparità».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: Carlo Rienzi, fiducia, Istat