A GARDONE RIVIERA Ma il rumore non è vietato?

Fra le delizie dell`estate a Gardone Riviera, quella che tutti apprezzano (si fa per dire) è la sarabanda dei rumori. Vi è il buongiorno che viene dato dalla spazzatrice del Garda Uno, fragorosa come un cingolato di guerra (poveri operatori ecologici!); ebbé pazienza. Vi sono i decibel impossibili degli spettacoli del Vittoriale che trapassano i muri delle case e salgono per la collina (ma che bravi i Pooh!); ebbé pazienza. Vi sono le musiche nei luoghi pubblici; ebbé pazienza. Vi sono i botti dei fuochi artificiali (autorizzati? Con la necessaria presenza dei vigili del fuoco?) che nel cuore della notte vengono sparati alla Torre San Marco da chi festeggia soldi e amori e le musiche che disturbano il sonno di molti; ebbé pazienza. Ma i programmi tv diffusi a tutto volume dalle terrazze e i frastuoni di moto e di motorini smarmittati e quelli degli automobilisti maleducati che suonano il clacson, strombettamenti rimbombanti nelle viuzze attorniate da case, no: quelli non sono proprio sopportabili! E pensare che nel gennaio scorso il Consiglio comunale di Gardone Riviera ha approvato il “Piano di classificazione acustica del territorio“. Il quale, evidentemente, prevede tutto questo per il piacere degli abitanti e dei turisti. C`è da chiedersi se ciò faccia parte del Progetto Gardone, vero invito agli ospiti a trascorrere le vacanze su alcuni laghi svizzeri dove, mi si dice, si può ascoltare il silenzio. Evidentemente da noi l`articolo 659 del codice penale non è più in vigore contrariamente a Milano dove la Procura ha aperto un fascicolo sul rumore in metrò dopo la denuncia della Asl 2 di Melegnano e l`esposto dei Codacons come si legge nell`edizione milanese del “Corriere della Sera“ dello scorso 2 luglio. E chi si ricorda più che il codice della strada vieta di suonare il clacson nei centri abitati, salvo casi di emergenza? Attilio Mazza GARDONE RIVIERA.

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