31 Agosto 2011

■■■ Controllare “tutte le migliaia di bambini e genitori che hanno frequentato ospedali e reparti in cui soggetti infetti hanno prestato servizio”

  ■■■ Controllare «tutte le migliaia di bambini e genitori che hanno frequentato ospedali e reparti in cui soggetti infetti hanno prestato servizio»

 

 
 
■■■ Controllare «tutte le migliaia di bambini e genitori che hanno frequentato ospedali e reparti in cui soggetti infetti hanno prestato servizio». A chederlo è il Codacons in merito alla vicenda dell’ infermiera del nido del policlinico Gemelli malata di tbc, da cui sono partiti i controlli sui neonati, 52 dei quali sono risultati positivi ai test. «Il marito dell’ infermiera con la Tbc» ha spiegato il Codacons, «nel 2004 aveva avuto la pleurite tubercolare». Secondo l’ associazio ne dei consumatori questo fatto testimonia, quindi, che da ben sette anni – e non pochi mesi – la situazione era a rischio. «Sarebbe bene che la Polverini, quindi, confessasse dove lavorava anche il marito dell’ infermie ra prima che sia il Codacons a rivelarlo facendole fare una nuova pessima figura» ha aggiunto con preoccupazione il Codacons. E anche se fonti sanitarie sostengono che il familiare dell’ infermiera non avrebbe rapporti di lavoro nè con lo stesso policlinico Gemelli, nè con altre strutture a esso collegate, lo scandalo Tbc, tra silenzi e mezze ammissioni, ora rischia di ingrossarsi. E parecchio. Nella giornata di ieri, intanto, sono emersi cinque nuovi casi positivi. Le famiglie dei piccoli sono state già avvisate. Si tratta di quattro femmine e un maschio, di cui 2 nati nel mese di giugno, uno nel mese di luglio, uno in aprile e uno nel mese di febbraio. Complessivamente ad oggi sono state effettuate 1.058 visite e test di cui sono pervenuti 829 risultati, dei quali 57 emersi come positivi, con una media del 6,9 per cento. L’ Unità di coordinamento – che ha diffuso i dati e che è presieduta dalla governatrice Renata Polverini – ha inoltre tenuto a precisare che dei neonati risultati positivi finora e sottoposti agli ulteriori controlli previsti, nessuno è risultato ammalato. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell’ avvenuto contatto con il micobatterio. Per oggi, nel frattempo, sono fissati altri 136 appuntamenti. Vista la drammaticità della situazione e i casi di Tbc che continuano ad aumentare il vicepresidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Giulia Rodano (Idv), e i consiglieri Enzo Foschi (Pd) e Rocco Berardo (lista Bonino Pannella) hanno chiesto che sia convocata «urgentemente la commissione Sanità del Consiglio regionale e successivamente un Consiglio straordinario per essere informati sulla situazione del focolaio di tubercolosi che ha contagiato alcuni bambini nati presso il Policlinico Gemelli». Secondo i consiglieri di opposizione la situazione «è seria e richiede che la commissione e l’ assemblea degli eletti della Regione venga informata in tempo reale sugli sviluppi delle iniziative messe in campo dalla Regione per far fronte a questa emergenza. Inoltre» hanno aggiunto i consiglieri, «riteniamo che il Consiglio abbia il diritto di conoscere modalità dei controlli e costi dell’ azione di monitoraggio, oltre ad avere la possibilità di avanzare proposte e portare il proprio contributo alla soluzione della crisi».
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