25 Settembre 2017

secondo il primo cittadino sono state finanziate opere estranee alle zone colpite. denuncia anche dal codacons
La Procura di Rieti, secondo quanto riferisce Il Fatto Quotidiano, nei prossimi giorni ascolterà il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, nell’ ambito di una inchiesta avviata sulla destinazione degli oltre 33 milioni di euro raccolti con gli sms di solidarietà per i terremotati del centro Italia. Dell’ atto di accusa arrivato due giorni fa da Pirozzi ha riferito ieri in prima pagina anche il Giornale. Il Fatto cita quanto ha affermato, sabato, il sindaco di Amatrice dal palco di Atreju, la festa di Fratelli d’ Italia, proprio in merito alla mancata destinazione dei fondi sms di solidarietà «alle persone e a quei paesi devastati». In particolare si fa riferimento a interventi «estranei alle aree pertinenti», come, ad esempio, «una pista ciclabile in un paese delle Marche non colpito dalle scosse», una delle opere inizialmente proposte dalla Regione Marche. «Con i soldi dei cittadini non si scherza e nessun giochetto politico elettorale può giustificare polemiche. Tutti i contributi degli Sms solidali del numero della Protezione civile sono destinati ad opere danneggiate dal sisma e a beneficio delle comunità locali» ha riferito una nota l’ Ufficio ricostruzione Lazio, intervenendo sulla questione della destinazione dei fondi raccolti con gli sms solidali. «Tutte le scelte di ripartizione delle opere sono state assunte con il consenso del Comitato dei sindaci dove sono rappresentate tutte le amministrazioni dell’ area del cratere. Tutte le opere pubbliche e private, i luoghi di culto e le attività produttive le prime e seconde case saranno ricostruire con una copertura del 100% delle spese», ha sottolineato l’ ufficio per la ricostruzione, spiegando che «le sottoscrizioni dunque producono un risparmio per lo Stato sugli impegni di spesa». Dal canto suo, la Protezione Civile ha assicurato che «nessun euro donato dagli italiani è sparito. I fondi raccolti, come stabilito nel Protocollo d’ intesa con gli operatori della comunicazione e della telefonia, nonché dalla legge 229 del 2016 che ne disciplina il funzionamento, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma». Il Dipartimento ha aggiunto che le donazioni sono «nella contabilità del Commissario straordinario» e ha rimandato al sito della Protezione Civile per «l’ elenco dei progetti approvati nella seduta del 17 luglio scorso dal Comitato dei Garanti» dove sono indicate anche «tutte le informazioni sul funzionamento del numero solidale 45500». Il Codacons ha invece annunciato un esposto alla procura di Rieti. «Presenteremo domani un esposto alla Procura di Rieti che, a quanto si apprende, avrebbe aperto una indagine sulla vicenda, chiedendo di procedere per il reato di truffa aggravata», ha spiegato il presidente Carlo Rienzi, aggiungendo: «Fin da subito abbiamo chiesto massima trasparenza sulla destinazione dei fondi raccolti per l’ emergenza terremoto. Nell’ interesse degli italiani che con generosità si sono privati di soldi per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto, chiediamo ora alla magistratura di fare piena luce sulle dichiarazioni del primo cittadino di Amatrice».

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