24 Giugno 2019

26enne morto alla Sapienza, Codacons denuncia rettore

 

Il Codacons presenterà oggi alla Procura di Roma un esposto sul caso del ragazzo 26enne, deceduto ieri dopo essersi reciso l’arteria femorale provando a scavalcare il muro di cinta dell’ateneo durante l’evento universitario ‘Sapienza Porto Aperto’. La richiesta di accertamento di responsabilità riguarda i vertici dell’ateneo, tra cui il rettore Eugenio Gaudio, e le stesse forze dell’ordine.

“Si tratta di una morte annunciata, in quanto party abusivi organizzati senza autorizzazioni e senza il rispetto delle norme di settore mettono a grave rischio l’incolumità dei partecipanti e aumentano il rischio di incidenti anche gravi”, ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi, “per tale motivo abbiamo deciso di chiedere alla Procura di Roma che già indaga sulla vicenda di accertare le responsabilità dei vertici dell’ateneo, a partire dal Rettore, e delle stesse forze dell’ordine che, in base a quanto si apprende, sarebbero state più volte avvisate attraverso esposti e denunce circa feste illegali organizzate a La Sapienza”.

“Feste di questo tipo vanno impedite con ogni mezzo, perché sono estremamente pericolose anche in virtù delle droghe e dell’alcol che circolano al loro interno”, ha inoltre affermato Rienzi, “chi ha permesso che si svolgesse un party abusivo, privo di autorizzazioni e senza il rispetto delle norme sui servizi di sicurezza e vie di fuga, deve essere indagato per concorso nella morte del ragazzo. Farebbero bene il sindaco di Roma e il Rettore dell’università a concedere agli studenti spazi all’interno dell’ateneo dove organizzare feste legali e nel rispetto delle norme vigenti, per evitare il ripetersi di simili tragedie”.

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