Sprechi, acquisti anomali e una barca di 20 metri. Marcello Minenna indagatoper abuso d’ufficio
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fonte:
- Repubblica.it
Il ricorso al tribunale del lavoro da parte dell’ex direttore dell’agenzia dei monopoli Alessandro Canali, l’esposto presentato al Mef dal Codacons e anche la denuncia depositata alla procura di Roma. Sono diverse le inchieste che l’attuale direttore dell’agenzia dei monopoli e delle dogane, Marcello Minenna, deve affrontare. E l’ultima, in particolare, potrebbe impensierire l’uomo chiamato per qualche mese, nel 2016, a mettere le mani sul bilancio della Capitale allora guidata da Virginia Raggi. Minenna infatti, come scrive “Domani” è ̈ indagato. I pm Claudia Terracina e Gennaro Varone ipotizzano un solo reato: abuso d’ufficio, un’accusa dalla quale l’indagato potrà difendersi quando i magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo decideranno di ascoltarlo. Al momento di noto c’è ̈ solo la voce dell’accusa, ovvero quella degli ex dipendenti che puntano il dito contro Minenna. Canali ha denunciato il suo successore affermando di essere stato allontanato quando avrebbe fatto notare alcune irregolarità amministrative. Foto private alla mano, l’uomo ha denunciato ai pm le presunte malefatte di una dipendente dell’agenzia che, a dire del denunciante, avrebbe una relazione con Minenna. L’ex finanziere Roberto Fanelli, adesso in pensione, punta invece il dito contro presunti sprechi di denaro. Si tratta di lavori affidati direttamente, quindi senza gare d’appalto, a professionisti che avrebbero anche avuto a che fare con la ristrutturazione della casa del numero uno delle Dogane.
Sul tavolo dei magistrati ci sono inoltre acquisti anomali effettuati in negozi di antiquari romani e macchine aziendali utilizzate per fini privati. Singolare sarebbe anche la vicenda, contenuta in un esposto, che riguarda le peripezie di uno yacht da 20 metri. L’imbarcazione era stata sequestrata nel 2019 dalla procura di Bolzano ed era stata affidata all’agenzia diretta da Minenna. Sarebbe dovuta servire ad avvistare migranti in mare, a salvare vite. E per questo il natante di lusso sarebbe stato ristrutturato completamente spendendo centinaia di migliaia di euro. Il Santa Rita, così¬ si chiama lo yacht, è ̈ stato però² dissequestrato e restituito alla sua proprietaria tedesca. La donna avrebbe potuto godere di una barca rimessa a nuovo se non fosse stato per i pm di Nocera Umbra, che hanno nuovamente sequestrato il Santa Rita affidandolo, questa volta, alla Guardia di Finanza. Storie singolari sulle quali il Mef non si è ̈ espresso e il tribunale del Lavoro riflette. Adesso occorrerà capire se i magistrati romani proseguiranno l’inchiesta o archivieranno il caso. Quel che è ̈ certo è ̈ che Minenna ancora non è ̈ stato ascoltato.
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